La barca è del 1963 , la lunghezza è 14,68 compreso bompresso che è 1,70mt. Ha una grande dinette , tre cabine , due doppie con letti a castello e una matrimoniale, due bagni di cui uno di dimensioni generose e uno piccolo. Ha i comandi e timoneria anche interni Le vele sono state cucite negli anni 80 e sono in discreto stato. Ha 4 serbatoi in acciaio per acqua totale 1000 litri e due in acciaio per gasolio totale 600 litri. Il motore è un Perkins m4236 del 78 rifatto completamente nel 2019 con trasmissione Borg Warner 71. Ha 2500 ore totali e 500 dall revisione del 2018. A bordo c'è un generatore marino Stamengna da 7kw con 100 ore di uso .
Due vhf, epirb, zattera per 12 persone,tutte le dotazioni per navigazione senza limiti (fuochi , estintori, cassetta PS ecc) il tutto di aprile 2020, ecoscandaglio e pilota automatico idraulico.
Tender di 2.20 mt con fuoribordo Yamaha 3,5 CV due tempi. Tender e fuoribordo funzionanti ma usati..
Materiali di costruzione : Opera viva iroko , opera morta larice chiglia rovere, coperta teak e mogano. Interni teak e mogano.
Abitabilità:
Ha una grande dinette , tre cabine , due doppie con letti a castello e una matrimoniale, due bagni di cui uno di dimensioni generose e uno piccolo.
Il progettista è stato Franco Harrauer . Più noto per barche veloci a motore ha comunque progettato imbarcazioni a vela di ottime caratteristiche di carena. La barca fu costruita da Boero &Farina a Genova Pra
L'aspetto tradizionale e il fascino dell'armo a goletta aurica suscitano sempre plauso e attenzione negli amanti di imbarcazioni classiche .
Gloria ha bandiera Slovena Commerciale e l'autorizzazione a fare charter in Grecia
La goletta e’ lunga oltre 14 metri fuori tutto, ha 22 tonnellate di stazza lorda e ben 144 metri quadrati di superficie velica, costruita da Boero e Farina di Pra ( Genova ) su progetto del l’ingegner Franco Harrauer. Gravemente danneggiata da un incendio negli anni ’70 e’ stata oggetto di un lavoro duro e difficile e naturalmente, in economia. Il tutto – è bene ricordarlo – grazie anche alla coralità di sincero consenso ed appoggio di chi conosceva bene la barca e la sua storia. Da chi l’aveva custodita negli anni, a coloro che vi avevano lavorato con professionalità e passione e che ambivano assistere al coronamento della propria fatica. Perché così accade agli artigiani, quando profondono sentimento nella loro attività lavorativa.La ricerca è stata lunga e laboriosa. Il piano velico originale, recuperato e portato a termine, porta la firma prestigiosa della Veleria LAMI.A poppa, sopra la tuga, la grande Randa col Picco e la Freccia, tra i due alberi la Trinchettina ed il Fisherman, a prua il Fiocco bomato e lo Yankee, con la possibilità di montare un grande Genoa. Gli oblò fusi, come da modello originale, presso la FOAN di Sori. Le ferramenta, frutto di disegni autodidattici, escono dall’Officina Bernacchioni. La ditta Garelli di Nervi provvede il sartiame. Gli osteriggi che danno luce alla cabina padronale ed al corridoio, portano vetri cattedratici, realizzati da una bottega artigianale ubicata nei vicoli della città vecchia. Le griselle e la rete della delfiniera sono state intrecciate con perizia da un nostromo, allora guardiano del cantiere dove sono stati fatti i lavori. Oltre a tutto ciò, in omaggio alla comodità e vivibilità presente negli interni, i capaci frigoriferi di bordo sono stati recuperati da Cadenasso. Il tutto senza che mancasse mai il consiglio o il suggerimento di Elvio, appartenente a quella scuola di maestri d’ascia ormai così rari.Un pre-varo quasi in sordina solo per stabilizzare il legno, privo da molti anni del contatto con l’acqua. Un sapiente rifacimento del calafataggio e poi, finalmente il grande giorno: era il maggio del 1985. Da allora tanto altro lavoro e tanti sacrifici: tutte circostanze ben note a chi ama il legno…. Ma anche tante soddisfazioni!
Nel settembre 1989 la troviamo alla regata delle vele d’epoca di Imperia, poi nell’aprile del 1992 insieme alle “Tall Ships”, arriva fino a Montecarlo nella “Regata Colombiana” tra Italia ed America nell’ambito delle celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della scoperta dell’America. Nel settembre del 2006 la goletta prese figura ancora tra le signore della vela ad Imperia.